sabato 31 marzo 2012

Arrivo, puttana...


E' la prima volta che la mia Mukka, la mia inseparabile Amika di acciaio e ghisa, resta impastoiata in un freddo garage senza licenza di circolare e, quindi, come una bellissima donna in abito di clausura. La spina (quella del caricabatteria, intendo) è rimasta attaccata, e il babbo è andato di tanto in tanto a girare la chiave e spingere un bottoncino rosso, per darle almeno l'illusione di una sortita. Ma senza assicurazione è come se fosse in prigione...
La moto è come un animale domestico: sa che quando la porta alle sue spalle si apre e quando la chiave giusta si infila decisa nella toppa che le appartiene, il suo occhione di vetro potrà abituarsi di nuovo alla luce del sole, le sue gomme torneranno in pressione, si consumeranno sulla spalla e scivoleranno sullo sporco dell'inverno, mentre le cosce del padrone la stringeranno con amoroso vigore e il suo culo targato sbanderà verso la tangente prima di tornare in pieno controllo.
Come l'animale domestico scodinzola, quando il padrone prende il guinzaglio dal gancio dietro la porta, lei si agita impercettibilmente sul cavalletto centrale, sperando di sentirsi sollevare per effetto della leva che la rende così leggera e di andare in avanti prima della brusca frenata che origina la forza da cui parte la retromarcia a mano.
Sono momenti lunghissimi, parte di un rito, ma servono ad abituarla alla luce, a sfoggiare orgogliosamente  i segni dell'anno passato e che precedono le amorevoli ma frettolose verifiche prima di tornare in batteria.
La batteria... 
Il padrone le gira attorno. Non se la ricorda così bella. Si ricorda il giro più bello con lei, ma la prospettiva è quella dal manubrio e vederla lì sul fianco, bellissima, lo rende orgoglioso.
Gira la chiave e quando le lucette vanno in posizione di via libera, ecco il rumore secco del boxer che si avvia. Le valvole sbattono un poco, ma è normale: il cantante, prima di attaccare, ha il diritto di schiarirsi la voce no?
Così, mentre il gorgheggio migliora, attorno alla mukka il rito prosegue: il paraschiena va al suo posto, la cerniera si chiude, il passamontagna scivola sugli occhi e si ancora alla base del collo, rendendo più eccitante l'ingresso del casco sulla cervice e sugli zigomi.
I guanti sono l'ultima cosa: metterli è come fare sesso. 
Ogni dito va al suo posto e ci si sente alla grande: si scalda subito, ci suda, si prepara a contorcersi insieme agli altri in un abbraccio permeato di pelle di canguro, che non smette  di odorare nemmeno dopo le decine di temporali in carriera. 
Poi si accoppia con la manopola ed è un'orgia di flessioni ed estensioni del polso e delle dita, fino all'orgasmo ripetuto di ripetute curve perfette, di ripetute accelerazioni e di ripetute frenate.
Ci siamo, è quasi il momento... Me ne accorgo nel tardo pomeriggio, quando lascio la quota innevata e sotto a me esplode il verde dei prati e degli alberi. Dall'altra parte della valle, colonne di vapore si innalzano dalla strada dello Stelvio, il cui asfalto si prepara agli amplessi con pneumatici da corsa, da turismo, da passeggiata.
La strada è una puttana. Si presta a tutti, basta pagare. Forse, quest'anno, ho il biglietto in prima fila.
Arrivo, puttana...
Arrivo...

Copyright © Lorenzo Borselli tutti i diritti riservati


11 commenti:

  1. fratello ora è troppo doloroso per me leggere e pensare in questa direzione.....ma le sensazioni le conosco ancora..

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  2. mi hai fatto venire voglia di andre in moto....

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  3. Che vuole dure edulcorato??? Che l'ho addolcito, vero? In effetti con la rabbia che avevo ieri sera è venuto fin troppo poetico...

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  4. Rabbia e passione. A volte, come in questo caso, sono veramente una splendida coppia....

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  5. Si. La forza è potente nel giovane Skywalker...

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  6. Non discuto il tuo talento nello scrivere, ma definendoti giovane, amico mio, mi sembri un tantino esagerato...

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  7. Ho capito! Siamo in due ad essere stanchi...

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  8. Ho letto molti dei tuoi post e credo che tu sia un buon scrittore.
    però vedo una certa differenza tra periodi mi sa che hai un bel vespaio in testa!
    cmq bravo

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  9. No. vespai no, ma vespe che mi pungono ce ne sono eccome...
    Grazie comunque.

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