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sabato 16 maggio 2020

TEMPAN8S 2020 - Trentanove foto

"I due giorni più importanti della tua vita sono 
il giorno in cui nasci e il giorno in cui scopri il perché..."
Mark Twain


Eccomi di nuovo qui. Ce l'ho fatta anche stavolta e, presto, scoprirò che ce l'ho fatta proprio per un pelo.

domenica 12 aprile 2020

DOLOMITAS 2019 - 1 di 2

“Si può sempre andare oltre, oltre... non si finisce mai.”
Jack Kerouac – Sulla strada

Caballos de acero al Puerto de Giau, 2236 mts.
È il 13 giugno 2019 e io non ho i pantaloni. Non li trovo. Dovevano essere nell’armadio, insieme alla giacca e agli stivali. Dove cazzo sono i miei fottuti pantaloni? Poi, all’improvviso, la memoria torna. Ma sì, sono nell’armadio, dall’altra parte dell’Appennino. Resto senza fiato mezz’ora, a fissare un punto vuoto in taverna, a cercare di capire se mi conviene saltare in moto e correre a prenderli, per poi tornare indietro, oppure partire con i verdoni militari. Non prima di essermi preso a ceffoni.

lunedì 6 aprile 2020

TEMPANOS VII (duemiladiciannove)

"Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io 
fossimo presi per incantamento, 
e messi in un vasel ch’ad ogni vento 
per mare andasse al voler vostro e mio, 
sì che fortuna od altro tempo rio
 non ci potesse dare impedimento,  
anzi, vivendo sempre in un talento, 
di stare insieme crescesse ’l disio."

Dante Alighieri 

Matalebreras (Spagna), 14 febbraio 2019 - ore 11:50

11 febbraio 2019, ore 19:58. Cinque fave, tutte notevolmente "brillate", si trovano al “pier 21” del porto di Civitavecchia. Aspettano una nave, fa un freddo porco, il mare è grosso, eppure ridono tutti come imbecilli.
Perché?

giovedì 23 febbraio 2017

TEMPANOS V

“...ma l’impresa eccezionale, è essere normali...
Lucio Dalla - “Disperato, erotico, stomp” - 1977

19 febbraio 2017 - Aragon
Se avessi tanta immaginazione, a quest’ora non sarei qui. Sarei nella cabina di un traghetto, in un punto qualsiasi del mar Ligure, tra Barcellona e Civitavecchia, a scrivere il diario di uno di quei giri invernali che una volta facevamo in gruppo e che ora potrei fare solo “da solo”.
Penserei all’emozione che normalmente avrei avuto nel fare come sempre tardi, nel preparare i bagagli, nel mettere a posto le cose nelle borse laterali, nel comprare i regali agli amici che impazienti aspettano. Così, tanto per fare, improvviso un racconto.
(avvertenza: le foto che seguono sono finte, perché questa è una storia di pura fantasia)