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lunedì 22 ottobre 2012

Loro, partono...


"Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto"
- Mario Soldati -


Una sera d'inverno, di quasi un anno fa, tre bikers, Lorenzo, Paolo e Rosario, si incontrarono in un ristorante multietnico tra Trento e Bolzano. Tutti e tre avevano girato il mondo, in modi, tempi e luoghi diversi. Uno amava farla all'aperto, uno in bagno, uno preferiva la tenda e il cielo stellato, l'altro un tre stelle con wifi in camera.

mercoledì 8 febbraio 2012

La Lentezza

E' una storia di pura invenzione. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale.


La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo” 
Milan Kundera, "La Lentezza" -

Che scemo. Lo sapevo che c'era e che avrei dovuto trattenermi un po'...
Eppure ci sono andato (in)contro, come se non lo sapessi o come se, in fondo, farmi fotografare un po' troppo veloce non contasse un cazzo.

sabato 12 novembre 2011

Diobo' che freddo...


La moto è sotto la finestra della mia cameretta, parcheggiata all'ombra scheletrica dei tigli di piazza. Senza foglie, perché è dal pomeriggio che tira una tramontana da paura. Sono stato dietro questo vetro per milioni di volte e quasi sempre per sognare.

venerdì 14 ottobre 2011

I tre giorni del Condor: giorno numero tre

Max, Giggi e Gas. Il XXX è sparito.
11 ottobre 2011 – Il finale del film, e parlo de I tre giorni del Condor, non può propriamente dirsi “lieto”. Condor, infatti, deve rinunciare a tornare a casa e alla sua vita perché le conseguenze del suo gesto, l’aver redatto un rapporto così scottante da scomodare un nugolo di killer in sua caccia, lo seguiranno. Deve andarsene, dunque. Andarsene e non tornare.

mercoledì 12 ottobre 2011

I tre giorni dei Condor: giorno numero due


10 ottobre 2011 - Non è un cazzo vero che il buongiorno si vede dal mattino. Perché se fosse così avremmo dovuto fare un immediato dietro front e rimandare tutto a data da destinarsi. L'appuntamento di Calenzano ci vede avvicinarsi al rendez-vous con gli occhi puntati su Monte Morello, sovrastato da una poco attraente striscia di nubi stratiformi, composta da un basso e denso cuscino piuttosto scuro che si estende per chilometri, verso est. I contrafforti dell'Appennino Tosco-Emiliano, invece, sono tersi all'inverosimile e sostando nel traffico nei pressi dell'Indicatore ho l'impressione di riuscire a scorgere la croce del Corno. Impossibile, lo so.