"...ché non è impresa da pigliare a gabbo
discriver fondo a tutto l'universo,
né da lingua che chiami mamma o babbo."
discriver fondo a tutto l'universo,
né da lingua che chiami mamma o babbo."
Dante, Inferno XXXII, 6-9
Avevo immaginato, quando stavi male, che non sarebbe stato doloroso come con la mamma. Che non sarei stato così. Tu in fondo sei il mio Eroe da sempre, capace di sopportare qualsiasi prova e qualsiasi dolore. Tenevi in mano le braci ardenti, mangiavi senza scottarti il saggio della pasta, piegavi l’acciaio con le mani, colpivi l’occhio di un’anatra in volo sparando con gli occhi chiusi. Tizzone d'inferno, il mio Tex.
Non mi avresti fatto male. Quindi, perché preoccuparmi?