mercoledì 3 aprile 2013

Il tempo in cui c'era...

mercoledì 3 aprile 2013 - 1.461 giorni dopo


Chissà che faceva.
Forse stava facendo le parole incrociate, forse era di sotto, dalla Metella, magari stava chiacchierando con la Sonia, la Lucilla o la Conchita. 
Magari era alla messa, da don Giacomo, un centinaio di metri più sotto, a La Cà. 
Una parte di me crede che stesse parlando con suo figlio, sotto l'ombrellone. 
Suo figlio sono io.
Il satellite dev'essere passato là sopra un sabato, o una domenica. Dagli alberi sembra giugno e dall'ombra che fanno dev'essere stato attorno alle due del pomeriggio. 
Un bel sole. 
La macchina del babbo è al suo posto, piccola, bianca apposta per essere vista anche da lassù. 
E l'ombrellone aperto, è a fiori, ma i disegni sono sbiaditi e dall'alto sembra bianco anche quello.
Ci dev'essere una ragione, se il satellite è passato quel giorno e ha fatto quella foto, per me.
Erano i tempi in cui c'era.
Quattro anni fa, oggi, sono 1.461 giorni senza.

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1 commento:

  1. Ecco. Vedi?
    La forza dei ricordi è più potente di qualsiasi cosa. Tu la vedi, perché c'eri, perché conosci le sue abitudini. Io no, perché non c'ero, perché non la conoscevo. So cosa vuol dire vedere qualcuno che non c'è. Anche se i miei giorni sono molti meno, solo 263. Ma anche io lo vedo ogni tanto, in qualche foto. Anche quelle di oggi dove lui sarebbe potuto essere.

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