lunedì 3 aprile 2017

Ti ho visto...

"... che mi succederà?"
3 aprile 2009 - 3 aprile 2017
Ti ho visto.
L'aria della primavera sembra avere sempre un appuntamento con la luce del pomeriggio, a una certa ora.
Le giornate si allungano, il Sole resta alto e sulle guance arriva il tepore dei raggi. E quindi della luce e del caldo.
Per un attimo ti ho rivista, salire calma, con la tua flemma e anche col tuo fiatone, su per la strada del Molinetto, con la borsa a tracolla e in mano una busta della spesa.
Forse la mortadella tagliata da Guido e sicuramente i barillini che la Vera ha infilato nel sacco di carta. Dopo la messa, perché ho sentito la campana della chiesina.
Ti vedo salire e per un attimo è davvero così e mentre ti vedo, ti dico del babbo, che fatica sempre di più in ogni passo che fa.
Ti dico della zia, che non sa più dove gironzolare, senza di te e che ora ha un po' di fiatone anche lei a far le scale; ti dico di Paolo, che sbuffa come il nonno e impreca, anche peggio di lui, mentre armeggia ai fornelli.
In un attimo ti ho detto tutto, ti ho aggiornato sulla vita che faccio, con chi sono, chi amo e abbraccio, mentre le racconto la tua mancanza.
L'odore della legna che brucia e il suo fumo azzurro che il vento fa scendere dal camino verso la mia testa, rende tutto più reale e tu sei ancora lì, che sali la stradina del Molinetto.
Sali e ti guardi attorno, camminando lentamente, come se quel paesaggio ti avesse davvero incantata, come se davvero volessi fare indigestione della montagna, delle gemme sui rami e dell'azzurro del cielo, con quella luce, e il bianco delle nuvole gonfie che al crinale si disperdono.
Forse faccio finta di studiare greco, o latino. Lunedì ho il compito e arriverà un altro quattro. Tanto la Mazzarrini il 6 non me lo avrebbe dato comunque.
Ti rivedo e mi ricordo di averlo pensato, anche allora. Che ti amo tantissimo, mamma.
Lo dicono il Sole e il tepore dei suoi raggi.
Lo dice l'aria della primavera, che all'appuntamento con la luce del pomeriggio, non manca mai.

I Crochi nella Val di Gorgo, oggi. 
Sullo Spigolino. 
Lorenzo Borselli 2017 © Tutti i diritti riservati



2 commenti:

  1. Non so sei sempre più bravo a scrivere o se è l'amore che respiro, a farmi piangere di commozione.

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  2. ......è quanto di più bello e appassionato ho mai letto! Sei grande Lorenzo....e lei lo ha sempre saputo! Un abbraccio

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