Otto anni fa io caddi in un sonno strano. Mi venne addosso uno stronzo ubriaco e quando mi svegliai ero inchiodato all’asfalto. Potevo mettere a fuoco solo il centro del campo visivo, ma restava fermo su un punto qualunque del cielo azzurrissimo, spazzato da nuvoloni bianchi che viaggiavano veloci. In bocca un impasto di sangue rappreso che con la saliva cementava tutto fino al naso e respiravo piano e pensavo che ogni atto respiratorio sarebbe stato l’ultimo.
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martedì 9 agosto 2011
martedì 26 luglio 2011
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